FRUTTA | AUTUNNO

L’arancia è un frutto appartenente alla famiglia degli agrumi e devono il loro nome al loro gusto un po’acidulo e agro, è un frutto prettamente invernale, ma si raccoglie anche fino a luglio inoltrato. Questo frutto è diviso a spicchi, con una polpa lucida e succosa, da utilizzare sia per spremute, che per marmellate, che semplicemente da mangiare cosi. É sufficiente consumarne 2/3 al giorno per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina C e A. La vitamina C contribuisce al rafforzamento del nostro sistema immunitario aiutandolo così a proteggerci da attacchi esterni; inoltre, collabora con i bioflavonoidi contenuti naturalmente nel frutto, aiutando la ricostruzione del collagene del tessuto connettivo e favorendo così il rafforzamento di cartilagini, ossa, denti, tendini e legamenti.
Le arance si suddividono in:
– Tarocco
– Navel

I cachi sono una fonte di vitamine, con particolare riferimento alla vitamina C, che contribuisce a rafforzare il nostro organismo e il sistema immunitario per affrontare e prevenire i tipici malanni di stagione. Hanno proprietà lassative e diuretiche. I cachi sono frutti ricchi di fibre che contribuiscono a migliorare la regolarità intestinale. Le fibre sono utili anche per aiutare il nostro organismo a liberarsi dalle tossine. La loro ricchezza d’acqua li rende un frutto utile a reidratare l’organismo e nello stesso tempo a stimolare la diuresi. Una caratteristica molto utile per chi desidera scegliere un’alimentazione ricca di cibi che lo aiutino a depurarsi. Sono un frutto utile per provare a contrastare la tipica stanchezza autunnale dato che ci aiutano a ritrovare energia in modo naturale. Il momento ideale per consumare i cachi è la colazione, sia per iniziare la giornata con più sprint che per riavviare fin da subito le funzionalità intestinali. Consumate i cachi quando sono ben maturi sia per poter godere al meglio di tutto il loro contenuto di vitamine e sali minerali sia per poterli gustare nel modo giusto (magari estraendo direttamente la polpa con il cucchiaino). Infatti quando i cachi non sono al punto esatto di maturazione allappano, cioè danno una strana sensazione al palato che rende difficoltoso mangiarli. Non dimentichiamo che i cachi sono anche un frutto ricco di antiossidanti. Infatti contengono vitamina A, betacarotene, licopene, luteina e zeaxantina, un insieme di sostanze molto importanti per proteggere la pelle, la vista e tutto l’organismo dall’azione dei radicali liberi e dall’invecchiamento precoce.

Le castagne sono un frutto tipico della stagione autunnale, e si trovano nei boschi, in mezzo alla natura, lontano dall’inquinamento. Differentemente dalle castagne dell’ippocastano (che contengono semi) quelle del castagno (ovvero quelle che mangiamo noi) si mangiano integralmente e non ne contengono. Esse contengono il 7% di proteine, il 9% di lipidi e l’84% di carboidrati; sono un’importante fonte di sali minerali e di fibre. In antichità erano addirittura considerate un frutto afrodisiaco. Se ben cotte, sono molto digeribili, non contengono glutine, vengono consigliate in casi di anemia e sono un’ottima fonte di acido folico, elemento molto utile e raccomandato alle donne in gravidanza. Contengono inoltre fosforo, che le rende un elemento molto utile per il cervello ed il sistema nervoso. Molto utili anche in convalescenza, dopo il raffreddore, specialmente per anziani e bambini.

Le clementine sono un tipico frutto del sud Italia (più precisamente Calabria, Puglia e Sicilia). Esse contengono Vitamina C, che aiuta in caso di raffreddore; in più, sono antinfiammatori ed antivirali naturali, quindi ottime per prevenire e combattere i sintomi influenzali; oltre ad asma ed allergie. Sono anche ricche di potassio, quindi indicate in caso di crampi muscolari, ipertensione, depressione e problemi di circolazione. Come se non bastasse, sono ricche di calcio e fosforo, quindi ottime per prevenire l’osteoporosi; vengono consigliate anche per l’aiuto della crescita. In aggiunta, sono anche ottime contro infiammazioni gengivali ed afte, in quanto il loro succo ha lo stesso effetto del limone, ma meno aspro.

È un frutto tipico dell’estate (ma reperibile anche in settembre) e esistono diversissime varietà e colori. Questi deliziosi frutti, particolarmente dolci al palato hanno varie proprietà benefiche e possono essere consumati freschi quando in stagione, altrimenti secchi nel resto dell’anno. È molto ricco di fibre, quindi molto consigliato a chi ha problemi di stitichezza o intestinali in quanto son considerati degli ottimi lassativi naturali, al pari di prugne e kiwi; hanno una particolare efficacia se mangiati a stomaco vuoto. è inoltre ricco di zuccheri, vitamine e sali minerali, e questo gli permette di essere una buona fonte di energia naturale al 100%, da consumare ogni qual volta si senta la necessità di una carica istantanea. Contiene molto calcio, quindi ottimo per le ossa, e se consumato con regolarità assieme ad una buona alimentazione, anche per i denti. Inoltre è ricco di polifenoli, un antiossidante naturale che contribuisce al giovane mantenimento della pelle ed aiuta la prevenzione di diversi tipi di tumori tra cui seno, prostata e colon. Se mangiato dopo i pasti aiuta a tenere controllata la glicemia grazie al potassio e magnesio e, dulcis in fundo, è un ottimo spuntino quando si è in gravidanza in quanto grazie alla presenza di vitamine e sali minerali aiuta a raggiungere il fabbisogno giornaliero utile a sviluppare una corretta spina dorsale.

Questo frutto contiene un’elevatissima concentrazione di vitamina C, molto superiore rispetto ad altri frutti, e per questo motivo, è un ottimo alleato contro i malanni invernali. Sempre grazie a quest’ultima, è in grado di combattere i radicali liberi, favorire l’abbassamento del colesterolo, prevenire problemi connessi alla circolazione sanguigna ed è molto salutare per denti e gengive. Alcuni studi indicano come il semplice consumo di un paio di kiwi al giorno eviterebbe in maniera molto semplice la nascita della cataratta, in più, la presenza di sali minerali quali ferro e magnesio, sono l’ideale per combattere lo stress quotidiano. Entrato in commercio solo recentemente, il kiwi dalla polpa gialla è semplicemente un’alternativa a quello verde classico. La differenza tra questo frutto e quello classico, oltre la forma più allungata e la non presenza di peluria sulla buccia, sta nel gusto particolarmente dolce che lascia delicate note tropicali. Il kiwi giallo è una fonte amplissima di vitamine, fibre, acqua, carboidrati e microelementi come potassio e luteina che, grazie al loro effetto combinato, agiscono su stitichezza, ipertensione, vista e colesterolomia; migliorando così la digestione ed agevolando il funzionamento cardiocircolatorio. Il kiwi, inoltre, svolge un’importante azione rilassante sul sistema nervoso, aiutando così a migliorare l’umore e conciliando il sonno. Un kiwi al giorno infatti soddisfa tranquillamente il nostro fabbisogno di suddetta vitamina; il kiwi inoltre è povero di sodio e ricco di potassio, cosa che permette di riequilibrare i livelli di suddetti minerali nella nostra alimentazione. Grazie alla vitamina E aiuta a contrastare l’invecchiamento della pelle ed è consigliato per tenere sotto controllo la pressione alta. Il kiwi, oltre ad essere molto buono e salutare, è un valido aiuto per chi soffre di asma, in quanto le sue proprietà aiutano a ridurne i sintomi; inoltre, come se non bastasse è un ottimo scudo per il nostro DNA.
Il kiwi si suddivide in:
– Verde
– Giallo
– Rosso
– Nergi (o minikiwi)

Questo frutto ricco di vitamine B1, B2, B3, B5 e minerali aiuta a controllare gli ardori delle infiammazioni respiratorie ed i mali tumorali. Essendo a basso contenuto di zuccheri non è problematico per i diabetici, in più, è un ottimo alleato per il nostro sistema immunitario e grazie all’acido folico e la vitamina P, un valido alleato anche per le future mamme grazie al sostegno nella crescita del feto e al miglioramento dell’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni.

I limoni sono sia un cibo che un vero e proprio rimedio naturale per il mantenimento della salute. Bere il succo di limone contribuisce la prevenzione dei calcoli renali, è un rimedio naturale contro il mal di gola e se mescolato con miele aiuta anche ad alleviare il dolore. I limoni presentano varie proprietà depurative e si consiglia, come buona abitudine alimentare, di berne un bicchiere mescolato con acqua ogni mattina a stomaco vuoto; ciò fa molto bene ed aiuta a depurare l’organismo. Invece, berlo dopo i pasti, aiuta a favorire la digestione. I limoni sono inoltre una fonte di vitamina C, potassio, e in caso di problemi gastrointestinali, fungono da “astringenti”, aiutando a ridurre le coliche. Nonostante il limone sia considerato un frutto acido, sul nostro corpo ha un effetto alcalinizzante, aiutando cosi ad equilibrare il PH della nostra pelle. Poveri di calorie e di grassi, hanno anche un effetto disinfettante se utilizzati su ferite e di eliminazione degli odori se utilizzati con acqua per lavarsi le mani.
Il Limone si suddivide in:
– Naturale – impaccato (o sfuso)

Innanzitutto specifichiamo la differenza tra castagne e marroni: le castagne crescono dal castagno (pianta spontanea e selvatica), sono di pezzatura più piccola, omogenea, con buccia sottile di colore marrone scuro e con gusto dolce ma astringente. I marroni sono un innesto e gli alberi sono piantati e coltivati appositamente. Il frutto è più grosso, più omogeneo (spesso ovale), con buccia sottile di colore marrone chiaro con evidenti striature ed il gusto è prevalentemente molto dolce. Per il resto le caratteristiche sono abbastanza simili.

La mela è uno dei frutti più popolari e diffusi sulla terra. La sua popolarità è dovuta anche alle molteplici proprietà terapeutiche che contiene ed ai suoi effetti benefici sulla salute. Essa contiene una svariata quantità di aminoacidi e in particolare la pectina, una sostanza che aiuta a combattere il colesterolo cattivo nel sangue (LDL). Seguendo il detto “una mela al giorno toglie il medico di torno”, scopriamo che ciò è dovuto proprio al fatto che mangiare mele regolarmente fa molto bene ed è salutare; infatti, consumare una elevata quantità di mele non solo fa bene, ma aiuta anche a diminuire la possibilità di tumore del 21%. La procianidina, è un antiossidante che aiuta a contrastare l’invecchiamento della pelle. Consumata cruda è un ottimo astringente, oltre a questo, la mela in generale aiuta ad equilibrare i livelli di zucchero nel sangue; recenti studi dimostrano inoltre che la mela abbia un enzima con proprietà depurative. Se abbinata alla camomilla è un ottimo contrasto per le diarree nei bambini, inoltre, essendo ricche di fibre e di acqua hanno proprietà sazianti; quindi molto utili da inserire in varie diete allo scopo di perdere peso.

Fresco, profumato, dolce e succoso, il Melone è 1 dei frutti più consumati dagli italiani durante l’estate. Questo frutto viene utilizzato sia per dissetarci, in quanto ricco di liquidi, che per assaporare deliziosi piatti abbinandolo ad elementi contrastanti e salati come il prosciutto. Grazie alla presenza di vitamina A, C ed altri antiossidanti, combattono i radicali liberi ed aiutano a proteggere la vista. La sua polpa ha ottimi benefici sulla pressione sanguinia e sulla circolazione, è un ottimo aiuto per dimagrire, è depurativo e grazie alla presenza della vitamina B6 concilia il sonno e rinforza il sistema immunitario. Il betacarotene in esso contenuto stimola la melatonina, il pigmento principale della nostra pelle. Il melone estivo si divide principalmente in 2 tipi: quello retato e quello liscio, il primo è caratterizzato da una buccia rugosa, mentre il secondo, come dice il nome, da una buccia liscia ed una polpa leggermente più chiara. I Meloni si dividono in:
– Retati
– Semiretati
– Tamaris (o lisci)

Questo piccolo frutto tipico del sottobosco cresce in ambienti ricchi di humus. Oltre ad avere molte proprietà benefiche viene utilizzato sin dai tempi antichi per curare svariate patologie, in particolare, le bacche nere, sono quelle contenenti il maggior contenuto di principi salutari. L’acido citrico aiuta a proteggere le cellule, l’acido ossalico conferisce al mirtillo quel saporino leggermente aspro, l’acido idrocinnamico è in grado di neutralizzare alcune parti cangerogene e l’acido gamma (utile per il sistema nervoso); ma non è finita qui: il mirtillo infatti è anche ricco di acido folico (utile per le donne in gravidanza), e contiene tanini e antocianini che oltre a conferire il classico colore scuro, rafforzano la struttura capillare migliorandone tono ed elasticità. Il mirtillo ha anche un’azione antinfiammatoria (soprattutto a livello intestinale), aiuta la vista e contrasta la ritenzione idrica. Il consumo di mirtilli freschi assicura inoltre una buona dose di vitamine come la vitamina C, A, E, Gruppo B, e di sali minerali (potassio specialmente).

Nonostante il loro alto contenuto di carboidrati, le pere hanno un basso indice glicemico (33-42), valore che riflette la capacità e la velocità di un alimento (contenente 50 g di carboidrati) di aumentare la glicemia. Per questo motivo possono essere inserite senza alcun problema, anche nell’alimentazione di soggetti diabetici. Le pere sono ricche sia di fibre solubili che insolubili. Entrambe fondamentali nella nostra alimentazione in quanto accelerano il transito intestinale; prevengono la stitichezza; aumentano il senso di sazietà; riducono l’assorbimento di zuccheri semplici e grassi, in particolare il colesterolo e migliorano il controllo glicemico. Il consumo di una sola pera ci permette di assumere ben 1/5 del nostro fabbisogno giornaliero di fibre, che corrisponde a 25-30 g, ma circa la metà sono contenute nella pelle, per questo motivo è sconsigliabile sbucciare le pere, eliminereste una straordinaria quantità di elementi! Un esempio di fibra solubile particolarmente abbondante nelle pere è la pectina, utile nel migliorare la digestione, abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e ridurre la glicemia. E se non bastasse, l’università Friedrich-Schiller di Jena (Germania) ha pubblicato recentemente uno studio che dimostrerebbe come le fibre siano utili anche nella prevenzione dei tumori! La pelle delle pere non contiene “solo” fibre ma anche molecole ad azione antiossidante, i flavonoidi! I più rappresentati sono: Acido clorogenico: composto polifenolico famoso per essere particolarmente presente nel caffè verde. È associato con la riduzione della pressione sanguigna. Epicatechina: flavonoide ad azione antiossidante capace di ridurre i livelli infiammatori e i rischi cardiovascolari. Cianidina: flavonoide utili nel proteggere il corpo dallo stress ossidativo e dai danni cardiovascolari. Quercetina: ha azione antinfiammatoria e anti-batterica.

Le pesche sono tra la frutta più succosa e deliziosa che abbiamo a disposizione in estate, e sono anche un alimento molto salutare. Questi frutti sono solitamente ricchi di carotenoidi, tra cui il betacarotene che viene convertito dal nostro organismo in vitamina A; utile a mantenere la salute degli occhi e proteggere la pelle da radicali liberi ed invecchiamento. Le pesche, inoltre, sono ricche di sostanze nutritive fondamentali per il nostro organismo e contengono antiossidanti che ci proteggono. La vitamina C, presente nella pesca aiuta l’assorbimento del ferro; inoltre le pesche sono un alimento diuretico e depurativo. Ottima fonte di sali minerali e di vitamine, il potassio (contenuto nelle pesche) aiuta a regolare la pressione sanguigna. Utilissime anche nelle diete, grazie al fatto, che danno senso di sazietà, grazie alla loro ricchezza di fibre e di liquidi. A differenza delle pesche noci, le pesche normali hanno una buccia pelosa, non liscia, però molto gustosa e saporita. Sia nelle pesche normali che nelle pesche noci, la pesca gialla si differenzia da quella bianca per il suo sapore; nella pesca gialla (e noce gialla), il gusto è più saporito, mentre in quella bianca (e noce bianca), il gusto è più delicato.

Le pesche noci (o nettarine), sono classificabili in quattro specie: pesche gialle, pesche bianche, pesche noci gialle, pesche noci bianche (o nettarine gialle e nettarine bianche). La nettarina, a differenza delle altre, ha la buccia completamente liscia, rossa con sfumature gialle e arancioni. Dolci e succose, le pesche contengono carotene, che potenzia le difese immunitarie contro le infezioni respiratorie ed è fondamentale per la produzione della melanina, in più, sono un ottimo integratore naturale di sali minerali e potassio. Ricche di vitamina C e di sali minerali che agiscono da antiossidanti, le pesche noci riequilibrano le quantità giornaliere consigliate per la buona salute del corpo; In più, contengono betacarotene come tutti i frutti di colorazione giallo-arancio, che si trasforma in vitamina A ed è preziosa per la salute dei tessuti e in particolare della pelle.

La pesca saturnina (o tabacchiera), a sua volta si divide in quattro categorie: saturnia bianca, saturnia gialla, saturnia noce bianca, saturnia noce gialla; e questa pesca si differenzia per la sua forma schiacciata, le sue proprietà ed il suo sapore ancora diverso.

Originario della Cina, è un sempreverde ed è attualmente coltivato più o meno in tutto il mondo. Il pompelmo ha un’azione disinfettante e stimolante dell’apparato digerente, e, se bevuto prima di andare a dormire, aiuta a combattere l’insonnia tramite il triptofano. Al contrario, mangiarlo (invece di berlo), aiuta chi soffre di diabete a regolare i livelli di zucchero nel sangue evitando cosi i picchi glicemici. È anche in grado (tra le altre cose) di abbassare la febbre, l’appetito, ed il colesterolo; ottimo per gli occhi

La pianta della prugna viene coltivata un pò in tutta Europa ed America; le sue proprietà sono note a tutto il mondo. Uno degli effetti più conosciuti è l’effetto lassativo, dovuto grazie alla presenza di due fibre quali fruttosio e zolfo. In aggiunta, combattono i radicali liberi ed abbassano il colesterolo grazie ad un’elevata quantità di antiossidanti. La vitamina C (che troviamo al suo interno), favorisce l’assorbimento del ferro ed è quindi utile per chi soffre di anemia.
La quantità di vitamine e minerali, inoltre, oltre ad aiutare a combattere il senso di spossatezza , rafforzano il sistema immunitario e rinforzano il cuoio cappelluto. Esistono varie tipologie di prugne e, a seconda del tipo, la buccia può variare dal colore giallo, al rosso, al violaceo fino al nero e sono composte per l’88% di acqua. Le prugne secche, invece, essendo quasi assenti di acqua, hanno una maggior concentrazione di sostanze nutritive assimilabili.

SUSINA GIALLA: leggermente più piccola ed affusolata rispetto alla prugna, dal sapore leggermente più aspro, e molto adatta alla conservazione in barattolo. Contengono molta acqua e molte fibre, e proprio grazie a ciò, sono un alimento adatto a chi soffre di stipsi grazie alle sue proprietà lassative. Sono inoltre ricche di vitamine e sali minerali tra cui in particolare il potassio e le vitamine A e C.

SUSINA BLU: solitamente si dovrebbe parlare si susine quando troviamo il frutto fresco, e di prugne quando lo troviamo essiccato; in pratica mentre per q
uello essiccato la regola viene mantenuta, per quello fresco utilizziamo ambedue i nomi l’uno per l’altro.Entrambe, ad ogni modo, sono ricchissime di molte proprietà e benefici. Le susine sono un frutto moderatamente calorico e, in caso di dieta, sono consigliate a colazione salutare o come spuntino. Le loro proprietà lassative, sono ancora più efficaci se consumate di prima mattina o a stomaco vuoto, e sono molto consigliate a chi soffre di stitichezza. Le loro proprietà energizzanti e remineralizzanti, invece, sono molto consigliate a chi soffre di anemia e astenia. L’elevato apporto di acqua le rende un alimento particolarmente dissetante ed idratante, per cui molto consigliato nei periodi estivi; grazie al loro contenuto di fibre, ci aiuta anche a regolare l’intestino.

SUSINA VIOLA: colorata, dolce e succosa, la susina è una dei principali elementi utilizzati nelle ricette di pasticceria e nei liquori. Si trovano fresche di stagione nel periodo compreso tra giugno e settembre, mentre essiccate le troviamo tutto l’anno. Questo frutto è il risultato di un incrocio tra il prugno selvatico ed il ciliegio, e cresce in climi temperati. Esattamente come le prugne, anche le susine sono composte dall’87% di acqua, sono ricche di minerali come calcio, fosforo e magnesio ma soprattutto sono ricche di potassio, che è in grado di riequilibrare e stabilizzare il sodio in tutto il nostro organismo contrastando così la ritenzione idrica. Le susine fresche hanno un ottimo contenuto di vitamina A, B1,B2 e C. Quest’ultima in particolare, oltre a favorire l’assorbimento del ferro, racchiude sostanze antiossidanti che contrastano l’invecchiamento cellulare. Anche le susine, come le prugne, sono degli ottimi lassativi naturali che aiutano il regolare flusso intestinale.
L’arte della viticoltura fu sviluppata dai Greci e successivamente portata in Italia dagli Etruschi. Il grappolo d’uva non è altro che un insieme di piccoli chicchi chiamati acini uniti dal loro rametto chiamato aspo. Ne esistono molte varietà: c’è l’uva da tavola, quella da vino e quella da fragola. In frigo si conserva tranquillamente per una settimana ed in cucina viene utilizzata praticamente per tutto, dagli arrosti alla pasticceria. L’acino d’uva è noto per le proprietà benefiche sulla pelle grazie al suo effetto rivitalizzante. Se per esempio lo spremiamo e lo spalmiamo sul viso, noteremo immediatamente un effetto rilassante e luminoso sulla pelle; anche se, è consigliato utilizzare l’acino intero compreso di buccia, in quanto, tutte le proprietà benefiche sono contenute in essa. Proprio essa, infatti, contiene una grande quantità di antiossidanti ed Aiuta anche in caso di stitichezza e problemi legati alla circolazione venosa. Con un gusto molto dolce e zuccherino, l’uva è facilmente digeribile ed è ricca di vitamine e sali minerali.

UVA BIANCA: l’uva è un elemento ricco di acqua, con poche calorie, e ricco di vitamine e minerali. L’uva ha anche proprietà medicamentosa, ed è utilizzata anche infisioterapia e nella cosmesi. In terapia, infatti, viene utilizzata per migliorare la luminositàdella pelle, combatterne l’acne ed il grasso, attraverso gli alfa-drossi-acidi. E’ indicata, in aggiunta, nei casi di anemia, affaticamento, gotta, vene varicose e malattie della pelle. Esiste anche una vera e propria cura, denominata “ampeloterapia”, volta al depuramento dell’organismo attraverso il nutrimento esclusivo tramite uva per 2/3 giorni; questo trattamento però va effettuato sotto stretto parere medico e soprattutto sotto controllo. Anche l’uva essiccata, nonostante ricca di zuccheri naturali, è un’ottima fonte di calcio, ferro, fosforo e vitamina A.

UVA NERA: l’uva nera (considerata anche come un ottimo elisir di giovinezza), contiene moltissime proprietà anti-età ed è sufficiente mangiarne solo 150-200 g al giorno. Quando fresca (e soprattutto matura), contiene un’infinità di proprietà benefiche. Aiuta a combattere i radicali liberi (una delle principali cause di invecchiamento cellulare); mentre flavonoidi, polifenoli, tannini, resveratrolo e protoantocianidine sono ottimi scudi anti-età e sono contenuti negli acini del grappolo d’uva. Sempre grazie ai chicchi, il benessere dei vasi sanguigni e la fluidità del sangue sono ben assicurati, inoltre, grazie all’altissimo contenuto di flavonoidi (con presenza circa 20 volte superiore rispetto all’uva bianca), ostacolano la comparsa di tumori e rallentano il regresso delle cellule cerebrali. A livello vitaminico troviamo Vitamina A, B1, B6, C. Se fresca viene solitamente utilizzata in macedonie, estratti o frullati; se molto matura invece, viene utilizzata per preparare il vin cotto che a sua volta si usa per preparare buonissimi dolci tradizionali. Dai semi dell’uva (i vinaccioli), viene ricavato olio ricco di acidi grassi, importanti per la salute e specialmente se usati crudi.

UVA SENZA SEMI: ha le stesse proprietà delle altre uve, con l’unica differenza che non ha i semi, quindi più indicata per i bambini. In realtà, la differenza con quella coi semi sta nel fatto che in quella con i semi, vi sono delle proprietà (presenti nei semi) che non sono nel chicco; ma è altrettanto vero che per assimilare tali sostanze bisognerebbe masticare e rompere il seme (cosa che non si fa praticamente mai anche perché ha un gusto amarognolo che andrebbe a disturbare il dolce sapore dell’uva). Per cui, considerando come siamo abituati noi a mangiare l’uva, si può dire che non vi è alcuna differenza nell’assimilazione delle sostanze se non il fatto di ingerire o meno il seme.